la mappa locomotoria

La mappa locomotoria… dove stiamo andando. Mappa locomotoria, la struttura portante che comprende i sistemi scheletrico, articolare e muscolare. Al suo interno ospita i canali energetici che portano vita al nostro organismo. 208 ossa unite tra loro dalle articolazioni che ne consentono la mobilità (alla nascita abbiamo prevalenza di cartilagine, tessuto fibroso e connettivale che via via si trasforma). Il tessuto osseo, il più duro tra i tessuti, è formato da diverse cellule e una sostanza intercellulare con fibre di collagene e sali di calcio. Osso, un deposito di calcio e riserva che si ricambia continuamente.

Ma proseguiamo,  il processo di ossificazione riscontra tre funzioni:

  1. Ammortizzare, separare i carichi fornendo a ogni elemento dello scheletro la capacità di sopportare vari tipi di carico (non solo fisici);
  2. Discernere le pressioni per equilibrare la gestione dei carichi;
  3. Ritmicità del movimento. Individuato dove direzionare il carico possiamo così dare inizio al movimento.

L’insieme della mappa scheletrica è deputata a essere centro ordinatore. Nel tempo non subirà modifiche alla propria struttura anche se ingrassiamo o dimagriamo. Mappa che rappresenta la nostra realtà materiale, la sua forma equivale alla nostra impalcatura.

Lo scheletro contiene il midollo (essenza vitale) da cui scaturisce il sangue (simbolo di energia, vita e forza).

Ma per approfondire il ruolo di articolazioni e muscolatura andiamo oltre l’anatomia e la fisiologia.

Articolazioni (nel flusso della vita); Muscoli (ritmo e motivazione)

Se le articolazioni rimandano alla flessibilità, alla docilità, al saper fluire lasciandosi andare. Allo scorrere nella vita in modo armonico, senza resistere, con apertura di cuore e capacità di adattamento. Al cogliere in ogni istante il messaggio che riguarda la nostra crescita e trasformazione.

La muscolatura invece, vede il collegamento con il ritmo con il quale si è (si decide di essere e di agire consapevolmente) nella vita, nella realtà.

Quando si è privi dei propri punti di riferimento o quando si è fuori “tono” cambia il nostro ritmo partecipativo alla vita, e questo provoca un disequilibrio tra noi e i nostri bisogni.

Uscire dal proprio ritmo può significare accelerare e affrontare la vita in modo meccanico, parossistico, ansioso oppure rallentare fino al limite dell’apatia o depressione.
Essere fuori tono/ritmo può significare non avere il coraggio di trasformare una vita che non ci appartiene più, subendola anziché viverla. Oppure ispessire sempre più quel velo che ci separa da noi stessi e dai nostri reali bisogni, impedendoci di avere una visione chiara delle cose.
Uno stato che ci porterà a mettere in discussione le motivazioni che fino a quel momento hanno sorretto la nostra vita. Può significare sentirci passivi inquilini della nostra stessa esistenza.

La riflessione che potrà scaturire riguarderà il capire se siamo strutturati secondo i nostri bisogni o ci siamo lasciati programmare da false credenze o aspettative altrui.

In altre parole, la nostra struttura è in sintonia con quanto realmente ci riguarda o non si tratta invece di una impalcatura insonorizzata che mi impedisce di ascoltare la voce del mio vero sé? 

Mi sento davvero in sintonia con me stesso?

 

la mappa locomotoria

Se non sarà così i messaggi che il tuo apparato locomotore ti invierà riguarderanno la schiena, la cervicale (artrite, artrosi o a qualche livello dello scheletro). Articolazioni e muscoli potrebbero leggere la disarmonia che sta a un livello più sottile.

In diario di Psicosomatica, Susanna Garavaglia esplora nel dettaglio colonna vertebrale e varie malattie che riguardano articolazioni e muscoli concludendo anche questa mappa con una serie di domande che ci possono guidare verso una maggiore comprensione di noi stessi.

Anche negli altri testi che ho citato, sono elencate le varie patologie che riguardano questa mappa e analogamente indirizzano verso una nuova consapevolezza.

Medicina tradizionale cinese e Chakra.

Come abbiamo visto la mappa digerente è collegata al terzo chakra e interessa i medesimi organi; la mappa respiratoria è collegata al quinto, quello della gola e anche in questo caso c’è concordanza.

La mappa locomotoria invece, non trova uno specifico collegamento con i chakra, quindi non li prenderemo in esame.

la mappa locomotoria

Vediamo ora le implicazioni della M.T.C.

Partiamo dal presupposto che per la medicina cinese il sintomo non è malattia. Un dolore alle articolazioni è considerato un campanello d’allarme. Un alert che segnala una anomalia che va indagata fin dalle sue origini. Non si interverrà quindi sul sintomo, ma si andrà alla ricerca della sua causa.

Tuttavia, un dolore articolare può anche solo segnalare un ristagno di umidità interna, la quale provoca una blocco che impedisce la corretta irrorazione di energia e sangue. Una stasi che provocherà dolore, rigidità e a volte gonfiore.

Si potranno riscontrare cause esogene (freddo, vendo, umidità), traumi di varia natura, scarsa attività fisica o posture scorrette protratte nel tempo.

Non solo, anche uno squilibrio a carico degli organi.

La Milza ha ruolo importante nel metabolismo dei liquidi e nella gestione dell’umidità interna. Le articolazioni rientrano nel dominio della Vescica biliare.

Ma esiste anche una correlazione con le emozioni.

Lo stress causa irrigidimento muscolare. Una tensione eccessiva e una tensione muscolare cronica affaticano i muscoli che non riescono più a sostenere in modo adeguato le articolazioni e questo può provocare dolori articolari. Inoltre, una tensione muscolare cronica può essere legata a uno squilibrio dell’energia del fegato al quale è connessa l’emozione della rabbia.

In ogni caso quando si parla di M.T.C. non si possono solo considerare solo meridiani energetici, il tutto è più complesso e articolato. Nel caso della mappa locomotoria andranno considerati anche i cinque elementi (o movimenti), nello specifico il legno.

La mappa locomotoria

La mappa locomotoria… dove stiamo andando: L’elemento o movimento legno (movimento della nascita)

 
Legno che è legato a questi elementi: est, inizio della giornata, primavera. Stagione legata alla fanciullezza e adolescenza, le energie sono fresche, rigogliose, esuberanti, la vitalità travolgente.

Legno: energie intemperanti, indomite, degli anni verdi in cui si è mossi dall’istinto, dal coraggio, dalla collera, ma anche dal loro autocontrollo.

Le forze che regolano l’organo Fegato e il viscere Vescicola Biliare, ma anche la pelle, le unghie, i capelli e la vista, la flessibilità dei muscoli e dei tendini.
I disturbi legati a questo elemento possono essere dovuti al pieno di energia e sfociare in allergie, insonnia, nervosismo, ansia, disturbi della pelle.

Ecco che ritroviamo il collegamento con la vescicola biliare e il fegato.

Meridiano della vescica biliare:

Coopera con il sistema linfatico, per eliminare i sottoprodotti tossici del metabolismo del sistema muscolare, eliminando così dolore e stanchezza. Nella tradizione cinese il mal di testa da tensione è causato da un blocco del meridiano della cistifellea spesso accompagnato da tensioni a collo e spalle.

Mentre il rene controlla stimoli e vitalità, la cistifellea ha la proprietà di trasformare questi stimoli in azione decisiva.

Meridiano responsabile della qualità e della quantità del sonno. Se presenta carenze energetiche, l’individuo soffrirà di risvegli improvvisi durante notte faticando poi a riaddormentarsi.

Aspetti emotivi: È responsabile della risolutezza e della capacità di giudizio, così come del coraggio e dello spirito di iniziativa.

Meridiano del fegato:

ci dà la forza per sostenere i nostri obbiettivi, ci aiuta a prendere posizione quando tutto diventa difficile: ad avere fegato, quando dobbiamo affrontare situazioni difficili e siamo incerti sul da farsi; a mangiarsi il fegato, quando si è arrabbiati rispetto a una determinata situazione.

L’emozione predominante è la rabbia, che va vista nelle due funzioni: positiva e negativa.
Quando il meridiano è in equilibrio, la rabbia positiva ci spinge a fare le cose, ad affrontare le problematiche, a capire cosa è importante per noi, ci dà appunto la carica.
La rabbia negativa – il disequilibrio – che ci rende impulsivi, a volte ci blocca; governa la vita e le decisioni, può diventare aggressiva e farci perdere il controllo, un pericolo per gli altri e per noi stessi.

La causa principale della sua disfunzione è in rapporto con un conflitto di mancanza o di perdita materiale.

Abbiamo così concluso questo breve viaggio, ritengo che queste tre mappe siano importanti e possano riguardare la nostra quotidianità.

Per quanto mi riguarda quest’ultima mappa mi ha dannato più delle altre. Continua a lanciare messaggi che non sempre riesco a decodificare, del resto il tema del “dove stiamo andando” non può che essere in continuo progress.

Il mio è solo un riepilogo, di sicuro non esaustivo, che può essere uno stimolo alla ricerca di noi stessi. Ciò che serve è avere costanza e imparare ad ascoltarsi a più livelli.

 

Bibliografia:

Myss, C. (1999). Anatomia dello spirito – i sette livelli del potere personale. Mondadori editore
Garavaglia, S. (2008). Diario di Psicosomatica – le Mappe dell’Anima. Tecniche nuove
Rainville, C. (2000). Metamedicina. Ogni sintomo è un messaggio – La guarigione a portata di mano – Edizioni Amrita
Butto, N. (1998). Il settimo senso – Edizioni Mediterranee

Photo:
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