Benessere e salute – disagio e malattie questi sono i temi che affronteremo in questo e nei prossimi articoli.

Un viaggio che ci porterà a scoprire che ogni parte del nostro corpo fisico – dal più piccolo a quello che riteniamo più importante – è una rappresentazione olografica della nostra interezza.

Ogni singola parte contiene la nostra storia, i nostri bisogni, i nostri punti di forza e debolezza, i doni ed eventuali nodi da sciogliere.

Ogni singolo pezzo è in grado di raccontarci pensieri ed emozioni consentendoci di entrare in contatto con quello che io amo definire il nostro “piano di studi”, il nostro progetto di vita.

Parleremo di mappe dell’anima (proposte da Susanna Garavaglia), di potere personale (Caroline Myss) di metamedicina (Claudia Reinville) di meridiani energetici, di chakra e molto altro ancora. Filo conduttore i messaggi del corpo che si manifestano come sintomi di un disagio, un disequilibrio… Vediamo dove tutto questo ci porterà.

Utile una premessa, noi esseri umani ci riconosciamo in un corpo fisico, proviamo delle emozioni, abbiamo una mente ma non siamo né l’uno né l’altro.

Paragonandoci a una macchina – come dice la Garavaglia – potremo dire che la carrozzeria è il corpo fisico, il motore è il cervello, freni e frizione la mente.

L’IO di ognuno di noi (ciò che ci rende unici, esseri pensanti ovvero presenti a noi stessi e alla nostra vita) è il conducente dell’auto, che decide dove condurre l’auto (la meta da raggiungere), quale strada imboccare (il percorso da fare) e a quale velocità (eventuali deviazioni o scorciatoie).

Gli strumenti di cui cercheremo di dotarci via via, ci permetteranno di rimanere al posto di guida, anziché trovarci senza rendercene conto sul sedile posteriore lasciando che siano altri a condurre la nostra “macchina”.

Benessere e salute, disagio e malattia

Benessere e salute – disagio e malattia: approfondendo

Il termine stato di salute – in questo contesto – può essere considerato sinonimo di equilibrio – ovvero uno stato dinamico in grado di inglobare un disordine prodotto dall’organismo e riorganizzare il tutto in un nuovo apparente ordine.
La malattia cronica – ad esempio – può essere considerata la riorganizzazione di un nuovo equilibrio che accetta il disordine come nuova parte di sé.

Che fare allora?

Benessere e salute – disagio e malattia: come ci si cura in modo olistico?

Il dolore non sarà tacitato come accade in genere nella medicina allopatica: ho mal di testa prendo un analgesico.
Quando i sintomi si manifesteranno e penseremo che anziché migliorare, il tutto peggiori, li ascolteremo e indagheremo sul messaggio che ci stanno portando.

Per rompere questo nuovo equilibrio (che include il disordine inglobato) dobbiamo transitare attraverso la fase acuta della malattia. Nella medicina naturale si parla di crisi di guarigione. L’Omotossicologia (da Omotossine, sostanze tossiche che l’organismo accumula) ci aiuta a comprendere che i processi definiti malattia sono misure difensive dell’organismo (Hans Heinrich Reckeweg).

[Questo non significa che in fasi particolarmente acute e complesse i farmaci non siano utili – a volte indispensabili – e debbano essere assunti. Superata la fase critica dovremo però indagare e comprendere.]

In tema di crisi di guarigione, la Garavaglia ritiene che le fasi cui l’organismo deve passare attraverso per eliminare queste tossine siano sei:

  1. Espulsione: fisiologica e quotidiana affidata a reni, pelle, polmoni, fegato, intestino – organi emuntori che hanno il compito di espellere dal corpo le tossine attraverso sudore, saliva, muco, succo pancreatico, biliare etc. In caso di eccesso di tossine, l’organismo mette in moto la seconda fase.
  2. Infiammazione: attraverso foruncoli, eczemi, nevralgie, tonsilliti, bronchiti, coliti, ascessi etc.
  3. Accumulo o deposito: l’organismo può gestire le tossine in eccesso depositandole nella matrice, nei suoi tessuti affinché non ledano le funzioni degli organi, calcoli biliari, adiposità, cellulite, periartrite, reumatismi, stipsi etc.
  4. Imbibizione o impregnazione: fase cellulare, le tossine penetrano nelle cellule e provocano lesioni cellulari e organiche.
  5. Degenerazione: l’impregnazione aumenta e si aggrava.
  6. Neoplasica: le tossine entrano nel nucleo della cellula.

Le prime tre fasi si possono considerare una forma di autoguarigione, per questo motivo sopprimere il sintomo è pericoloso. Tacitarlo significa dare vita allo sviluppo progressivo della patologia attraverso le altre tre fasi.

Benessere e salute – disagio e malattia: il linguaggio del corpo

Il corpo ha un proprio linguaggio per manifestare il disagio, per semplificare e rendere accessibile il processo di decodifica, la Garavaglia propone una divisione in mappe:

  • Digerente (analizza gli organi deputati alla digestione: denti, bocca, esofago, stomaco, intestino, fegato, pancreas e milza);
  • Respiratoria (naso, gola/faringe, laringe, bronchi e polmoni);
  • Cardiocircolatoria (circolazione, battito del cuore, sangue);
  • Locomotoria (scheletro e matrice, articolazioni, muscoli, colonna vertebrale, gambe e piedi, braccia e mani);
  • Tegumentaria (pelle);
  • Uropoietica (reni);
  • Riproduttivo-sessuale (mestruazione e riproduzione, orgasmo, sessualità);
  • Endocrina (ghiandola pineale, ghiandola pituitaria, tiroide e timo);

In questo viaggio ne analizzeremo solo alcune. Partiremo dalla digerente cui seguirà la respiratoria e quindi la locomotoria; riguardano i fondamentali di ogni essere umano e per quanto mi riguarda sono quelle che più spesso prendo come riferimento per dare senso a quello che mi accade.

Il tutto vuole essere il primo passo verso una presa di coscienza di cosa accade alla nostra “macchina”, se e quando ne siamo realmente alla guida e quando invece preferiamo lasciare che siano altri ad assumersi la responsabilità del nostro benessere.

Benessere e salute – disagio e malattia: la legge di responsabilità

Concluderò questa prima con una citazione del dott. Edward Back:

La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non avremmo compreso con altri mezzi, e non può essere eliminata fino a quando quella lezione non è stata imparata.

Claudia Rainville la propone in apertura del suo libro sulla metamedicina affermando che:

Non possiamo parlare di metamedicina senza tenere conto della legge di responsabilità, giacché essa costituisce la condizione di base per una vera autoguarigione.

Assumerci la responsabilità di quello che abbiamo vissuto e viviamo; riconoscere e accettare che pensieri, sentimenti, atteggiamenti possano dar luogo a situazioni felici e infelici.

La legge della responsabilità, continua la Rainville, non ha a che fare con merito o punizione, fortuna o sfortuna, giustizia e ingiustizia e neppure con la colpa, ma riguarda il concatenarsi di cause ed effetti.

Siamo esseri liberi in ogni aspetto della nostra vita, ma questo non significa sfuggire alle conseguenze delle nostre scelte e credenze.

Bibliografia:

Myss, C. (1999). Anatomia dello spirito – i sette livelli del potere personale. Mondadori editore
Garavaglia, S. (2008). Diario di Psicosomatica – le Mappe dell’Anima. Tecniche nuove
Rainville, C. (2000). Metamedicina. Ogni sintomo è un messaggio – La guarigione a portata di mano – Edizioni Amrita

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